La malattia cardiovascolare è la principale ragione della fatalità. Questo vale sia per i maschi che per le femmine. Ogni anno, per quanto riguarda 90 mila individui hanno la loro prima malattia cardiovascolare in Slovacchia.
Altri 40 mila conquisteranno il loro secondo, 3°, forse successivo attacco di cuore. Nel problema cardiaco, la dieta svolge una funzione primaria e, naturalmente, l’attività fisica e l’ansia svolgono anche la loro componente. Studio rivela che questi ultimi due fattori possono sostanzialmente ridurre al minimo il rischio della condizione.
In cima a quello, l’esercizio fisico è una doppia arma, poiché insieme a migliorare la salute cardio e benessere, rimuove in modo eccellente lo stress e l’ansia. Poiché l’attività fisica diminuisce il pericolo di insufficienza cardiaca. La Ricerca1 rilasciata nel 2015 ha concluso che esiste una relazione indiretta tra l’attività fisica e anche la minaccia di arresto cardiaco, mentre l’esercizio a intensità moderata è sufficiente. Allenamento aiuta il cuore e vasi sanguigni molto, anche se si inizia a farlo più tardi nella vita. Per questo motivo, non è mai troppo tardi per questo.
Esercizio dopo un attacco di cuore-sì o no?
Molti clienti che hanno avuto un attacco di cuore hanno paura che il loro cuore non si occuperà dello sforzo maggiore. In passato, si pensava che l’allenamento potesse causare un altro attacco di cuore, quindi i medici suggerivano la calma. Negli anni ‘ 60 del secolo scorso, dopo un arresto cardiaco, è stato suggerito anche un riposo a letto completo di 6 settimane.
Tuttavia, molto è cambiato da allora. L’ultima ricerca3 del 2018 fornita dalla Cultura europea della cardiologia ha dimostrato che l’esercizio fisico di fatto diminuisce il pericolo di morte in 4 anni dopo un attacco di cuore di ben la metà. Orjan Ekblom, professore svedese presso la Facoltà di Scienze dello sport e della salute e del benessere di Stoccolma:
“Abbiamo seguito oltre 22 mila clienti, di cui 1087 deceduti in 4 anni dopo una malattia cardiovascolare. Li abbiamo separati direttamente in team in base all’età, al sesso e ad altri aspetti clinici. Abbiamo scoperto che rispetto ai pazienti senza attività fisica, i clienti con poca attività fisica avevano un pericolo di morte inferiore del 37%, gli individui con attività potenziata inferiore del 51% e anche i pazienti ancora attivi ridotti fino al 59%.
A che ora dopo una malattia cardiovascolare iniziare l’allenamento? Il colesterolo nel sangue aumenta il rischio di infarto?
La domanda emerge di seguito, quanto tempo dopo che la malattia cardiovascolare è stata superata, è necessario iniziare l’allenamento. Nello studio di cui sopra, i ricercatori hanno chiesto agli individui se avessero effettivamente elaborato il precedente per un minimo di mezz’ora al giorno, a 6. Settimana, 10. settimana e poi ancora una volta dopo 1 anno. I risultati hanno rivelato che è bello iniziare a lavorare piuttosto molto presto already già a 4. circa 5. una settimana dopo la malattia cardiovascolare.
Il colesterolo nel sangue aumenta il rischio di arresto cardiaco? La medicina tradizionale si concentra ancora sull’idea che il colesterolo crea acconti nelle arterie capillari e ostruzioni. Tuttavia, le prove attuali affermano che questa teoria presenta gravi carenze.
Al contrario, il presente studio di ricerca suggerisce che il colesterolo maggiore prolunga davvero la vita che non esiste alcun legame tra colesterolo alto e decessi. Giorgio Baroldi nel suo libro eziopatogenesi della malattia coronarica4: “solo 41 pazienti che hanno subito un infarto hanno bloccato le arterie, così come il 50% degli zoccoli dei vasi si verificano subito dopo un arresto cardiaco, non prima di esso.